Personale di Angelo Scarponi

Nota autobiografica.
“Rimasto orfano di padre in seguito alla seconda guerra mondiale trascorsi l’infanzia presso vari collegi ed a diciassette anni intrapresi volontariamente la carriera militare in Aeronautica, dalla quale mi congedai ancor prima di compiere il mio mezzo secolo. Esule da fin troppo tempo, potei finalmente riabbracciare definitivamente i colori, gli odori e gli umori della mia città, della mia gente e dei loro trascorsi. Grande era il nostalgico desiderio di ritrovare le mie radici. E dunque iniziai un viaggio itinerante sui libri, partendo dai primi insediamenti Umbri nella ancora selvaggia pianura ternana. Interamna Nahars (città tra due fiumi) divenne nei secoli successivi una provincia romana in cui gli aristocratici percorrevano la Flaminia per beneficiare delle cure termali per poi proseguire in ludiche serate presso l’Anfiteatro Fausto, ancora parzialmente conservato. Terni, dove i due fiumi Nera e Velino si unirono grazie alla fragorosa Cascata delle Marmore, orgoglio ed energia vitale per le Acciaierie di Terni. Grazie agli scritti di Tacito e dell’Angeloni entrai sempre più a contatto con la storia locale. Per alcuni anni mi cimentai nella pittura ad olio, partecipando anche ad una significativa mostra patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Terni con l’Associazioen Ardenti, tenutasi in via Tre Archi nel giugno del 1994. Successivamente partecipai ad altre mostre per concentrami ulteriormente nella ricerca storica in cui trovai l’ispirazione per una grafica adeguata alla rappresentazione della memoria della Terni che fu. Per me fu spontaneo realizzarla con la tecnica della china e del pastello su cartoncino semilucido bristol onde far apparire lo scenario rappresentato versosimilmente d’epoca. Dal 14 al 19 gennaio 2008 ho esposto quaranta grafiche a colori presso il centro commerciale Leclerc ed il mio intento principale è quello di rappresentare il fulgore dell’archeologia industriale ternana, congiunta agli illustri personaggi che la resero secolarmente degna”.
Condividi: