Cantiere Navale di Pietra Ligure
Cantiere Navale di Pietra Ligure

“Rodriguez mon Amour” di Francesca Catellani

Mostra fotografica ed installazione dedicate all’ex cantiere navale di Pietra Ligure

Locandina

Tutte le immagini sono visionabili qui:
http://www.francescacatellani.it/

La mostra sarà visitabile :

Dal 10 marzo al 1′ aprile c/o: Libreria Pangea – Padova
https://www.facebook.com/events/725007277681135/

Dal 9 aprile al 28 maggio c/o:
Museo Antonio Ligabue – Gualtieri (R.E.)

Un ex cantiere navale, attivo dal 1916, fino al 2007, nella riviera ligure di ponente, in attesa prima di ristrutturazione poi di demolizione per cambio di destinazione d’uso, dopo un’accesa e controversa trattativa e un’infinita trafila burocratica, che ha visto coinvolta la proprietà con il territorio, il comune, i sindacati, i lavoratori.
Rodriguez mon amour

Un’area vasta 42.000m2, divisa tra magazzini, officine, uffici, scali e aree di prefabbricazione, a un passo dal mare, ormai destinata a diventare una nuova zona residenziale per appartamenti, alberghi, esercizi pubblici, ristoranti, bar, un porto turistico.
Dopo quasi 10 anni di chiusura e dopo la totale cessazione di ogni genere di attività produttiva all’interno della struttura, l’autrice ha desiderato rendere omaggio al luogo, alla sua storia, alla sua intrinseca bellezza.
Tralasciando un approccio puramente documentaristico, l’attenzione dell’artista si è focalizzata sulla dimensione del paesaggio e sulla poetica di questo spazio esteso, pieno di memoria, di conoscenza, della vita di tante persone che hanno, nell’arco di quasi un secolo, abitato questi luoghi con la loro presenza e il loro lavoro.

Rodriguez mon amour
Questa vita vissuta riecheggia ancora negli immensi spazi all’aperto e nei capannoni vuoti, in cui il suono del mare si amplifica e rimbomba come un battito, creando un’atmosfera irreale, nell’aria rarefatta di un tempo sospeso.
E’ il tema della memoria a condurre la narrazione e a porre tutta una serie di interrogazioni utili all’indagine fotografica: “Dove va a finire la vita vissuta, la storia, la passione spesa, il bene, il male…”, si legge sulla cartolina all’ingresso.
Ed è la memoria a rimanere nel buio dietro le spalle, un buio che suggerisce, ma non svela del tutto, che rimanda il mistero del luogo, negli scatti che conducono al cuore della mostra.

Rodriguez mon amour
Lo sguardo si concentra su finestre e aperture, fessure e passaggi, sguardi aperti sul mare e un orizzonte di luce.
Corre lo sguardo attraverso Luce e Mare, essenze vitali che consolano e suggeriscono come la vita mai si fermi, ma possa essere colta, in ogni istante, nel suo incessante mutamento.

Rodriguez mon amour
Le fotografie, stampate in carta cotone, desiderano rendere più incisiva una sensazione di densità della materia in un prevalente color ruggine, presente sulle fotografie e ripreso negli elementi utilizzati nell’allestimento dello spazio espositivo.
Un libro con tutte le pagine contemporaneamente aperte, un dono del cantiere navale trovato a terra e nato da una strana concomitanza di fattori, quali l’umido, il vento e la salsedine, come “Memoria in Essere”, accoglie i visitatori e invita a percorrere la visione della mostra, per addentrarsi nelle sensazioni di questo luogo, pieno di storia e Vita in movimento.

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