Il progetto originario dell’Architetto Cesare Bazzani, come si vede dal disegno riprodotto nella cartolina d’epoca, prevedeva la costruzione di 12 campate con una ampiezza di 10 metri, tranne la prima e l’ultima con dimensione di 11 metri. La necessità di costruire nuovi bacini e gli elevati costi spinsero la Società Terni a costruire solo metà dell’impianto (prime sette campate) installandovi metà degli 8 gruppi idroelettrici Francis da 40.000 kW previsti in origine. Per quanto concerne le opere idrauliche i progettisti optarono per portare a compimento l’intera opera, facilitando così il compito dell’Enel che attuò il raddoppio dell’impianto nel 1970-73 con la centrale di Monte Sant’Angelo. La necessità di ridurre almeno visivamente l’impatto ambientale e mutate concezioni architettoniche determinarono la costruzione di un edificio puramente funzionale e non di un vero e proprio tempio per celebrare l’energia quale è la centrale di Galleto.

GALLETO1

GALLETO2

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