Centrale idroelettrica Barbiano-Ponte Gardena (BZ)

Centrale idroelettrica Barbiano-Ponte Gardena (BZ)

L’impianto utilizza le acque del  fiume Isarco intercettate dalla traversa di Funes e convogliata, per mezzo di una condotta lunga 6.750 m, fino alla grande officina in caverna, dove si trovano le tre turbine Francis della potenza complessiva di 55 MW. Il salto geodetico è di 60,10 m, la producibilità annua media: 223.250.000 kWh. I lavori, iniziati nel 1936, avanzarono rapidamente al punto tale che la centrale entrò in produzione già nel dicembre del 1938. La condotta forzata è dimensionata per addurre fino a 100 m3 di acqua al secondo, un dato caratteristico che la rende ancora oggi la maggiore, per portata, di tutto l’Alto Adige. La centrale idroelettrica Barbiano-Ponte Gardena è celebre anche per l’enorme statua equestre statua raffigurante Mussolini, sopravvissuta agli eventi del secondo conflitto mondiale ma distrutta negli anni sessanta da uno dei primi attentati dinamitardi organizzati dall’associazione politica Bergisel-Bund contro lo Stato italiano. A compiere materialmente il reato fu l’esponente Heinrich Klier ed oggi quel che rimane dell’opera, realizzata in alluminio, ovvero la testa del cavallo, non si sa per quale curioso motivo, è conservata presso il museo Das Tirol-Panorama di Innsbruck (Austria).

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Bibliografia: ROSARIO PAVIA (a cura di), Paesaggi elettrici. Territori architetture culture, Venezia, Marsilio, 1998, pagg. 363.

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