INTERROGAZIONE
- Al Sindaco di Terni
- All’Assessore di Competenza
- Al Presidente del Consiglio Comunale
- Alla Segreteria Generale
Oggetto: Iniziative a salvaguardia del ponte diga del Canale Nerino
Premesso
- Che la diga sul canale Nerino, costruito nel 1875 e abbandonato intorno agli anni ’50 rappresenta l’ultima testimonianza recuperabile del sistema di distribuzione di forza motrice a Fonderia Lucovich prima, quindi alle Acciaierie, a Jutificio Centurini, Lanificio Gruber e Fabbrica D’Armi, che ha alimentato le centrali dello Jutificio Centurini, della Fabbrica d’Armi, del Lanificio e delle Fonderie;
- Che recentemente è stato asportato dalla rotaia del Ponte Diga il martinetto idraulico, posizionato davanti alla ex casa di guardia; Che questo martinetto è parte integrante del ponte diga e questa manomissione rappresenta un ulteriore impoverimento della storia della nostra città;
- Che le strutture del Ponte Diga versano ormai in condizioni di precaria staticità dovuta alla consunzione indotta dalla corrente del fiume Nera, e che ciò che resta del Canale Nerino necessità di un intervento conservativo, con particolare attenzione della sua parte finale, presso l’area dell’ex Lanificio Gruber; Che presso questa ultima area esistono ancora il grandioso bastione terminale del Canale Nerino e le vasche di carico della centrale di generazione Gruber, e che questi preziosi reperti rischiano di cadere sotto i colpi di una presunta operazione di valorizzazione che potrebbe tradursi nella edificazione nell’area di edifici; Che in area limitrofa al parcheggio della pineta Centurini esiste il bellissimo ponte di sovrapasso del Canale Nerino e numerose opere di derivazione, un tempo ad uso del Lanificio Gruber, nonché l’ultimo tratto visibile ed integro del Canale stesso;
Considerato
- Che il ponte diga risulta essere di proprietà della Thyssen Krupp, mentre le altre strutture menzionate risultano essere di proprietà del Comune di Terni;
Il sottoscritto Consigliere Comunale Sandro Piccinini (Gruppo PD) Chiede al Sindaco e alla Giunta
- Di attivare tutte le iniziative possibili per salvaguardare tutto ciò che resta di questa struttura, testimone della prima industrializzazione della nostra città e della nazione, anche per un possibile utilizzo a fini culturali.