Le miniere di Boccheggiano (GR)

Boccheggiano, comune di Montieri, località a 694 mt. s.l.m., in mezzo ad aspre vallate ricoperte di boschi segnate da una intensa e antica attività mineraria. Il borgo nacque attorno ad un castello nel XIII secolo, appartenuto nella metà del XIV secolo alla famiglia senese dei Salimbeni, poi, con la località Montieri, al feudo ducale dei Salviati.
Il filone quarzoso cuprifero di Boccheggiano si estendeva per una lunghezza di circa due chilometri dal paese di Boccheggiano, verso nord, lungo la faglia di Boccheggiano, in direzione da NNO a SSE, con inclinazione di circa 45° verso est. Consisteva in una massa di quarzo con calcopirite e pirite, e subordinati solfuri misti. Il giacimento era suddivisibile in due tipologie distinte per specie e distribuzione dei minerali, e per la natura litologica delle rocce del letto. L’attività mineraria si sviluppò per l’estrazione di solfuri e di pirite, molte tracce lasciano pensare che già in epoca etrusca vi fosse una importante attività estrattiva di rame, galena e piriti. Nel XV secolo Pandolfo Petrucci di Siena fece costruire a Boccheggiano degli impianti per la lavorazione del minerale ferroso locale ed elbano (Vanoccio Biringuccio, 1540).

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