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La Sangemini e i suoi capannoni storici

In un paese che si distingue negativamente per la continua demolizione di importanti edifici industriali, il Gruppo Sangemini SpA si distingue per aver portato a termine un significativo restauro coservativo dei capannoni di imbottigliamento “lasciando intatto il fascino e la memoria”. Parte delle strutture, risalenti agli anni Venti e articolate in tre ambienti, sono utilizzate come sale congressi (345 m2, 350 posti/130 m2, 90 posti) e sala multifunzionale (190 m2). Ancor più interessante è la parte costruita alla fine dell’Ottocento, anch’essa preservata, nella quale dal 12 giugno è ospitata la mostra collettiva “Geminart”, in un bellissimo connubio tra arte e archeologia industriale. Queste scelte, in assoluta controtendenza con le numerose distruzioni operate nel comprensorio ternano, onorano la storia di una delle maggiori aziende di estrazione e imbottigliamento di acque minerali d’Italia, che avrà il merito di consegnare alle future generazioni una serie di contenitori per attività culturali davvero unici.

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