Centrale idroelettrica Contrada Cataratti
Centrale idroelettrica Contrada Cataratti

La centrale Idroelettrica di Catarratte (PA) al 6th International Conference on Sustainability in Energy and Buildings

Ancora una volta il mondo accademico rivolge la sua attenzione all’impianto idroelettrico dismesso di Petralia Sottana. “Technical and Economic Perspective for Repowering of Micro Hydro Power Plants: a Case Study of an Early XX Century Power Plant”, questo l’ultimo articolo che ha per oggetto di studio la centrale Catarratte. Presentato a Cardiff, in Gran Bretagna, il 25-27 Giugno 2014 in seno ai lavori del 6th International Conference on Sustainability in Energy and Buildings è stato pubblicato da Elsevier, il maggior editore mondiale in ambito medico e scientifico, sul testo Energy PROCEDIA Volume 62, Editore Robert J. Howlett, ISBN: 978-1-63439-923-4, ISSN: 1876-6102. L’articolo è riportato nelle pagine 512-521 del volume e, nonostante non venga citato tra gli autori, questo verte sul programma di calcolo MadoWatt il cui autore, riconosciuto ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, è l’ing. Giuseppe Biundo che ha reso pubblico l’algoritmo di calcolo in sede di discussione della tesi di laurea nel gennaio 2011. L’articolo tratta lo schema idroelettrico di Petralia Sottana ripercorrendo integralmente il suo sviluppo dagli inizi del ‘900 fino alla completa dismissione degli anni settanta, soffermandosi maggiormente sulla Centrale Idroelettrica di Catarratte sotto l’aspetto tecnico impiantistico e produttivo. Al contempo, l’articolo, rimarca i possibili sviluppi futuri vagliati attraverso l’impiego di un software di calcolo “MadoWatt” (MADOnieWATT) realizzato in ambiente Matlab che effettua, partendo dai dati di portata e dal salto geodetico di un sito, una simulazione delle portate determinando la portata di progetto, computa le perdite idrauliche determinando il salto motore e quindi la potenza installabile nonché implementa la curva di potenza e determina il fattore di utilizzo che consentono di determinare la produzione energetica e da questa, introdotti i costi di impianto, effettua l’analisi finanziaria. Il software in output restituisce dati numerici ma anche numerosi grafici che consentono di vagliare al meglio le opportunità di sfruttamento idroelettrico del sito esaminato. Tale software è stato calibrato su alcuni dati di produzione emersi dai rapporti di produzione giornaliera raccolti presso la centrale Catarratte e avvalorato da analoghi software di calcolo in particolare “AlpiWatt” del Politecnico di Torino. Come dimostra l’applicazione del programma di calcolo MadoWatt, l’impiego di turbine idroelettriche su salti geodetici negli acquedotti consentirebbe di recuperare discrete quantità di energia che servirebbe i comuni ad affrancarsi di parte del loro fabbisogno energetico per via convenzionale. La valorizzazione energetica delle eccedenze di pressione negli acquedotti consentirebbe di installare un parco idroelettrico diffuso sfruttando le risorse indigene. L’impiego di queste fonti energetiche crea le condizioni favorevoli allo sviluppo economico: esse offrono nuove opportunità di lavoro, di investimenti e di creazione di reddito per le comunità locali e le aree rurali che maggiormente necessitano di tali benefici. Infine gli impianti ad energia rinnovabile hanno un impatto sulla salute e sul cambiamento climatico praticamente nullo se confrontato con quello dovuto all’utilizzo dei combustibili fossili. In un contesto come quello delle Madonie dove si tutela la natura e dove le centrali idroelettriche hanno contribuito alla prima fase di elettrificazione si può pensare alla riattivazione di taluni impianti e a nuovi sugli acquedotti, in attuazione di strategie di sviluppo sostenibile. Non mancano i richiami nelle citazioni bibliografiche di altri articoli, sul Technical Journal, University of Engineering and Technology (UET) Taxila, Pakistan con l’articolo “Performance Investigation of a Screw Turbine Operating Under Low Head and Less Flow Rate Requirement” del Department of Mechanical, Mechatronics and Manufacturing Engineering, University of Engineering & Technology Lahore, e sull’ African Journal of Environmental Science and Technology con l’articolo “Local blacksmiths’s activity in the west region of Cameroon and their contribution to the development of micro hydroelectric power plants in that region” del Laboratorio di Ricerca Energetica dell’ istituto geologico dell’ Università di Yaoundè Cameroon.

Il testo integrale dell’articolo è disponibile sul sito www.sciencedirect.com.

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